Responsabile: Prof. Giulio Magli - Delegato per i rapporti con la scuola: Prof. Marco Bramanti
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Dal 1 al 25 febbraio 2018, puoi presentare la tua opera compilando il FORM (che sarà disponibile dalle ore 7 del giorno 1 febbraio 2018 alle ore 24 del giorno 25 febbraio 2018), cui devi allegare tutti i documenti richiesti.

L'edizione 2017/18 del Concorso prevede 7 sezioni: Pittura, Grafica, Scultura, Design della moda, Design del gioiello, Fotografia, Video. Il Concorso è rivolto agli studenti del triennio di Scuola Secondaria di Secondo Grado e agli studenti di qualunque corso di studio del Politecnico di Milano.

Per partecipare al concorso come singolo autore o capogruppo di max 3 autori, si veda qui il BANDO.

Buon lavoro.

 

Matematica e Arte: un tema che può sembrare strano a coloro che hanno sempre pensato che l’atteggiamento corretto sia Matematica o Arte.
Al contrario, ci sono molti modi di declinare il rapporto tra Matematica e Arte.

La Matematica produce Arte

Gli strumenti matematici sono usati da sempre per produrre arte. Non ci riferiamo solo alle costruzioni geometriche con riga e compasso usate per creare progetti architettonici e decori per gli edifici, ma all’uso delle conoscenze della geometria che hanno consentito di creare le splendide ed intricate tassellazioni moresche o nelle vetrate delle cattedrali gotiche o le rappresentazioni prospettiche rinascimentali o le apparecchiature video-fotografiche che hanno consentito di cogliere i momenti più emozionanti del nostro tempo e del nostro passato.

Al giorno d’oggi gli strumenti matematici sono più sofisticati. Nelle mani di un artista i software matematici possono produrre arte: le trasformazioni matematiche consentono di deformare le immagini, creare illusioni, rappresentare forme in più dimensioni.

Il concetto di modello è fondamentale sia in matematica sia in arte. Un algoritmo matematico può produrre forme sorprendentemente belle. Splendide tassellazioni periodiche o non periodiche sono state generate automaticamente usando modelli geometrici sia euclidei sia non euclidei.

Gli scrittori hanno raramente espresso un apprezzamento sincero per la matematica  nonostante  che la fantasia e la precisione matematica possano essere un riferimento quando la letteratura annega nella vaghezza del linguaggio e del tema.

Ernest Hemingway scrisse "Le leggi della scrittura di prosa sono come non modificabile come quelli del volo, della matematica, della fisica". Molti passaggi di Hemingway hanno la complessità matematica di un frattale: una formula apparentemente semplice che, nella sua ricorrenza, provoca cambiamenti lievi ma cruciali nel corso del tempo.

L’Arte illumina la Matematica

Oggetti artistici generati in base a modelli matematici hanno a volte un effetto sorprendente: l’arte aiuta a capire la matematica nascosta in un flusso di calcoli simbolici e di dati numerici. L’informazione nascosta diventa visibile, identificabile e comprensibile. Questo è percepibile ad esempio nelle opere frattali.

Nella esecuzione di un manufatto, l’artista spesso si pone quesiti matematici cui deve rispondere e si sforza di trovare una risposta che abbia senso per lui. Ad esempio Escher cercava la risposta alla domanda:” Come posso creare una forma che ricopra il piano in modo tale che ogni tessera sia circondata da tessere uguali?”

Ci sono lavori artistici che pongono quesiti matematici, che l’autore non ha neppure immaginato. L’arte popolare o le sculture moderne a volte sono una ricca sorgente di problemi matematici.

Pochi scrittori si sono cimentati nella matematica di alto livello. Jorge Luis Borges, Italo Calvino, Lewis Carroll, David Foster Wallace, Thomas Pynchon sono stati tra i più inventivi nelle storie che hanno costruito. I poeti hanno maggior dimestichezza con la matematica degli scrittori di narrativa, probabilmente perché è necessario prestare attenzione alle qualità numerica delle parole ed inoltre sono costretti a considerare la forma, la forma anche visiva, di quello che scrivono e non solo il suo significato.

Il poeta francese Paul Valéry una volta ha espresso la sua grande ammirazione per la matematica, dicendo: "io adoro questa bellissima disciplina e non importa che il mio amore sia non corrisposto."

L’attività artistica e matematica come esperienza culturale

L’intreccio tra matematica e arte è culturalmente convincente e didatticamente interessante: la prospettiva, la costruzione del piano proiettivo, l’omologia di Piero della Francesca, la catenaria, la sezione aurea, i numeri di Fibonacci, le tassellazioni del piano, la simmetria delle riflessioni in un lago o nei petali di un fiore. Le trasformazioni e le simmetrie matematiche prendono vita e significato per lo studente mentre costruisce la sua opera artistica, lavorando con le mani e con la mente. Impara tecniche, usa strumenti, e dimostra teoremi. Soprattutto sperimenta, attraverso una ricerca di cui è protagonista, il valore di un’esperienza culturale a tutto tondo in cui si esaltano reciprocamente le conoscenze scientifiche e umanistiche, valorizzando le competenze personali.

Responsabile dell'attività Tullia Norando e Paola Magnaghi